domenica 23 novembre 2014

Torta alla ricotta e cioccolato bianco

 
Direttamente dal blog di Assunta, una meraviglia per iniziare al massimo la giornata.
 
Anzi no.
 
Siamo sinceri: questa torta è assolutamente perfetta
anche col caffè dopo pranzo,
per una golosa merenda,
per la coccola dolce del
dopocena o, perché no,
per uno spuntino di mezzanotte!
 
Insomma, una vera delizia da gustare h24!
 
INGREDIENTI:
 
300 g di farina 00 (io 275)
150 g di zucchero semolato
4  uova
50 g di burro fuso freddo (per me, 30 ml olio evo)
250 g di ricotta
1/2 bicchiere di latte
150 g di cioccolato bianco grattugiato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
buccia grattugiata di limone q.b.
1 bustina di lievito per dolci (io 1/2)
1 pizzico di sale

Montate le uova con lo zucchero,
aggiungete la ricotta stemperata con il mezzo bicchiere di latte e mescolate bene.
 
Unite il burro, l'estratto di vaniglia, la buccia di limone grattugiata e il pizzico di sale.

 Incorporate la farina, precedentemente setacciata con il lievito, e il cioccolato bianco grattugiato.

 Amalgamate bene il composto poi, versatelo in una teglia da 24 cm di diametro ben imburrata e infarinata.
 
Infornate, in forno statico,a 180° per  30-35  minuti.

 Fate comunque la prova stecchino.




mercoledì 19 novembre 2014

Hachis Parmentier...ossia il pasticcio di carne e patate secondo i francesi.

 
Finalmente, quest'oggi, vi propongo un piatto francese.
 
Dico "finalmente" perché, nonostante la cucina francese sia piuttosto presente sulla mia tavola, avendo mia madre vissuto per oltre vent'anni a Parigi, fino ad oggi non vi avevo ancora proposto...rien de français.
 
Inizio quindi con un piatto relativamente sconosciuto ai più: l'Hachis Parmentier.
 
Si tratta di una sorta di pasticcio di carne e patate,
molto simile all'anglosassone Shepherd's pie,
che prende il nome da Antoine Augustin Parmentier, agronomo, farmacista e nutrizionista francese, vissuto nel Diciottesimo secolo, a cui si deve la diffusione della patata.
 
Fu lui, infatti, dapprima a cibarsene per necessità - durante la guerra dei Sette Anni,
fatto prigioniero dai Prussiani, fu costretto a mangiarne per non morire di fame - e poi a studiarne le proprietà e, convinto anche Luigi XVI della bontà della sua idea,
la patata smise finalmente di esser bistrattata (e considerata addirittura "prodotto del diavolo")
 ed ebbe inizio la sua larga fortuna, che continua tuttora.
 
Per ottenere l'appoggio del sovrano, Parmentier, durante un ballo di corte il 25 agosto 1785,
si presentò con un fiore di patata all'occhiello
e fece servire agli ospiti delle patate lesse condite con degli spaghetti
(roba da far rabbrividire noi italiani...questa storia della pasta come contorno non la capirò mai
ma tant'è...).
 
Fu un grande successo e questa data si può considerare come il "trionfo delle pommes de terre", divenuto, in questo modo, un cibo da bocche nobili.
 
Per favorirne poi la diffusione ad ogni strato sociale, Parmentier, in complicità col re,
ideò uno stratagemma: seminò patate in un grande appezzamento di terra, nella regione delle Tulieries, che fece sorvegliare da gendarmi armati che avevano, però, l'ordine di lasciarlo incustodito durante la notte.
Il tubero, ormai considerato un boccone da re, in mancanza di sorveglianza durante la notte, veniva così rubato dalla gente del posto (info tratte da qui).
 
Per quanto riguarda il nome del piatto, "hachis" sta a sottolineare una preparazione in cui gli ingredienti sono tritati o sminuzzati;
la radice, infatti, è la stessa del termine inglese "hatchet", accetta.
 
Ora, però, vi lascio la ricetta.
 
E' l'hachis di casa mia, quella che da nonna è arrivata a mia madre e da lei a me.
 

 
INGREDIENTI:
 
1 kg. di patate
500 g. di carne di manzo macinata
1 cipolla
1 grosso spicchio d'aglio
prezzemolo a piacere
1 uovo
circa 100 g. di burro
300 ml. di latte
noce moscata
sale
pepe
pangrattato a piacere
 
PREPARAZIONE:
 
Sbucciate le patate, tagliatele in grossi pezzi e ponete in una casseruola con acqua fredda.
Cuocetele, salando a metà cottura, per trenta minuti dall'ebollizione.
 
In una padella fate rosolare la carne macinata con una noce di burro e fate raffreddare.
 
In un'altra padella fate trasudare la cipolla, affettata sottilmente, con del burro.
Mescolate spesso e, una volta traslucida, togliete dal fuoco.
 
In una terrina riunite la carne ben fredda, il prezzemolo sminuzzato, le cipolle e l'uovo intero.
Aggiustate di sale e pepe e amalgamate bene.
 
Una volta cotte, prendete le patate e passatele con lo schiaccia patate.
 
In un pentolino fate scaldare, a fuoco dolce, il latte.
Al purè di patate aggiungete una grossa noce di burro e, infine, il latte caldo.
Mescolate fino ad ottenere un composto cremoso e fluido.
Aggiustate di sale, pepe e noce moscata.
 
Imburrate una pirofila (o dei ramequins, come ho fatto io, per delle mono porzioni) e ricoprite con metà del purè.
 
Aggiungetevi la carne e completate con l'altra metà del purè.

Spolverate con del pangrattato.
 
Infornate, in forno già caldo, a 200° sino ad ottenere un bel colore dorato.
 
A cottura ultimata, servite immediatamente.
 

 

 
Con questa ricetta partecipo al Settimo Contest di Agriturismo Ca' Versa
 
 

sabato 15 novembre 2014

Pumpkin Cake e...quando il blog coinvolge la famiglia.

 
Credevate fosse terminata l'infinita saga delle
- concedetemi l'inglese, alle volte fa più figo -
"pumpkin-recipes"?
 
E invece, no.
 
Ottobre, si sa, complice la festa di Halloween, è tutto un fiorire di ricette che ci propongono
 millemila modi di usare la zucca, dal dolce al salato.
 
E, lo avrete notato qui, qui, e pure qui, io non sono certo stata da meno.
 
Oggi, però, vi suggerisco una ricetta dolce:
si tratta di una ricetta, scovata nonmiricordoassolutamentedove parecchio tempo fa,
che ne indicava gli U.S.A. come la patria.
 
In effetti ha un sapore e una consistenza particolari, e credo sia tutto merito della noce moscata.
Il risultato sarà un soffice ed umido cake, perfetto per la colazione.
 
Per le foto, in vero mood autunnale si ringraziano:
 la nonna che, 
socia onoraria del NSBVN (Non Si Butta Via Niente),
mi ha munito della tavola che vedete - la desideravo ardentemente, perché, ormai,
non sei una vera foodblogger se non hai la tavola di legno grezzo -
e i miei genitori, sguinzagliati come cani da tartufo, alla ricerca di ghiande e fogliame.
 
Aaaaah, che mondo sarebbe senza la famiglia?
 
INGREDIENTI:
 
350 g. zucca (pesata senza buccia e senza semi)
125 l. di yogurt al naturale
3 uova
175 g. zucchero di canna, meglio se grezzo
100 g. burro fuso (per me, 65 ml olio evo)
200 g. farina 00
50 g. fecola
1 bustina di lievito
1 cucchiaino di noce moscata grattugiata
 
 
PREPARAZIONE:
 
Nel mixer frullate la zucca e lo yogurt.
 
Preriscaldate il forno a 180°.
 
A parte montate le uova con lo zucchero.
 
Aggiungete il burro fuso e incorporate il composto di yogurt e zucca.
 
Unite farina, fecola e lievito setacciati.
 
Versate in uno stampo da cake, imburrato e infarinato.
 
Infornate e cuocete per 40-45', facendo, comunque, la prova stecchino.
 
Una volta raffreddato, sformate e spolverate con zucchero a velo.
 

 

 

 

 
 
Con questa ricetta partecipo al contest "Orange is the new black"
 
 
 
 

martedì 11 novembre 2014

Cortecce con salsiccia e porcini

 
Com'è ovvio, la passione per la cucina da qualcuno dovevo pur ereditarla.
 
Se dalla nonna ho ereditato l'amore per gli impasti, dalla mamma di sicuro ho tratto la voglia di cucinare la pasta in modo sempre nuovo.
 
E così, quando mi ha suggerito di provare questa ricetta, che tra l'altro ha scovato lei qui, non ho potuto non darle retta.
 
E' un piatto di pasta davvero notevole, del resto salsiccia e porcini sono un'abbinata di tutto rispetto.
 
Il blog da cui è tratto, poi, è davvero ben fatto. Uno dei miei preferiti in assoluto, per cui la ricetta vale davvero la pena di esser provata.
 
INGREDIENTI:
 
500 g. di cortecce all'uovo (o altro formato a vostra scelta)
300 g di funghi porcini
2 salsicce
250 g di pomodori datterini
uno spicchio d'aglio
1/2 peperoncino piccante
1/2 bicchiere di vino bianco
olio extra vergine d'oliva
prezzemolo
 
 
PREPARAZIONE:

In padella fate soffriggere nell'olio lo spicchio d'aglio e il peperoncino, poi eliminateli ed aggiungete i funghi tagliati a fettine.
 
Fate cuocere a fuoco vivo fino a completo assorbimento dell’acqua prodotta dai funghi e aggiungete la salsiccia sbriciolata e privata del budello.
 
Fate rosolare per alcuni minuti e poi sfumate con il vino bianco, fate evaporare ed unite i pomodorini tagliati a metà.
Fate cuocere fino a che saranno appassiti.
 
Cuocete la pasta, versatela nella padella con il condimento e fate saltare aggiungendo, in ultimo, il prezzemolo tritato.
 
 
 
 
Con questa ricetta partecipo al contest Funghi porcini di Quel gran pezz di cucina
 
 
 

venerdì 7 novembre 2014

Treccia Danese


Che la Parodi non a tutti piaccia, beh questo è un dato di fatto.
 
Un po' troppo approssimativa credo che effettivamente lo sia.
O che i suoi piatti spesso diano l'idea di esser suggeriti da un 
"buttiamo quei due - tre ingredienti a caso e vediamo cosa ne viene fuori".
 
Qualche volta, però, a quel donnino lì voglio dare fiducia.
 
E con questa ricetta devo dire di aver fatto proprio bene se,
 questa morbida e deliziosa treccia,
è diventata uno dei miei dolci preferiti, adatto,
 ça va sans dire,
alla colazione ma anche ad una merenda sana e golosa.
 

 
Con qualche lieve variante, eccovi la ricetta.
 
INGREDIENTI:
 
1/2 cubetto di lievito di birra
60 g. di burro fuso
50 g. zucchero
200 g. farina 00
125 g. farina Manitoba
1/2 uovo
la scorza grattugiata di un'arancia
 
-per completare
1/2 uovo
1/2 barattolo di confettura di lamponi
una manciata di mandorle a lamelle
zucchero di canna q.b.
 
PREPARAZIONE:
 
In una terrina molto capiente, stemperate il lievito nel latte tiepido,
poi unite il burro fuso,
 l'uovo (sbattetene uno in un piatto e versatene nella terrina la metà),
la scorza d'arancia (consiglio di usarla, contribuirà a coprire il sapore del lievito)
 e le farine.
Impastate energicamente per 10 minuti.
 


 
Formate un panetto, incidetevi una croce e lasciatelo lievitare
 al coperto e al caldo per almeno tre ore.
 

Trascorso questo tempo avrete ottenuto un pasta gonfia e liscia.

 
Rovesciate l'impasto su un foglio di carta forno e, con l'aiuto del mattarello,
stendetelo e dategli la forma di un rettangolo.
 
Con l'aiuto di uno stampo da plumcake incidete un rettangolo più piccolo al centro della pasta
 e anche due linee parallele ai lati più lunghi.

 
Ora incidete delle linee oblique.

 
Farcite con la confettura e con le mandorle a lamelle.
 

 
Ripiegate prima i lembi più corti.
 

 
Poi procedete a formare la treccia alternando le striscioline oblique.
 

 
Infine, mettete la treccia su una leccarda e spennellatela col mezzo uovo rimasto.

 
Cospargete con dello zucchero di canna e cuocete a 180° per circa 20'.
 

 
Ecco il risultato.

 
Qui due piccoli panini, ripieni di crema di nocciole, che ho ottenuto con un po' di impasto avanzato.


Inutile dirvi che, gustata ancora calda, è spettacolare.
Anzi, meglio tiepida...la confettura incandescente non è proprio il massimo ;)
 

 
Buona anche fino a due giorni dopo, l'importante è tenerla chiusa in un sacchetto e riscaldarla leggermente in forno per farla tornare morbida.

 
Ed eccovi la foto dell'interno.
Enjoy it.

 
 Mi è piaciuto particolarmente eseguire questa ricetta perché, 
anche se spesso mi manca il tempo,
 amo cimentarmi con gli impasti lievitati e perché adoro i dolci da colazione
 perciò l'ho scelta per partecipare a "Cucina che ti passa" - il contest.
 
 

mercoledì 5 novembre 2014

Un' iniziativa lodevole: Honest Blog

Qualche giorno fa, proprio poco dopo aver pubblicato questo post, in cui mi lamentavo di una foodblogger poco onesta, 
leggo sul blog di Francesca di quest' iniziativa assolutamente lodevole e, proprio per questo, imperdibile.
 
Honest Blog si propone un risultato a dir poco ambizioso: diffondere l'onestà, perché, ahinoi, anche il mondo dei foodblog è invaso da personcine poco sincere che scopiazzano di qua e di là senza mai citare la fonte,
spacciando una ricetta per propria quando non lo è.
 
Oppure, e questa, secondo me, è una forma di disonestà ancor più sottile: avete presente quando una blogger rende una ricetta, che è di dominio pubblico, un vero e proprio tormentone
e nessuno glielo riconosce?
 
Che nervi! E' successo proprio alla sottoscritta: adocchio qui,
dopo oltre un anno dalla sua pubblicazione,
una ricetta d'autore (la Strawberry Cake di Martha Stewart),
la replico, cito la blogger a cui l'ho vista - ovvio! - e...
 dopo pochi giorni, il web è tutto un pullulare di torte alle fragole e nessuno, dico nessuno, che abbia ammesso di averla vista da me...
 
Va bene, che l'iniziativa mi piaccia s'è capito.
Spero piaccia anche a voi e che vogliate unirvi alla Honest Blog List.
Basterà contattare Francesca qui.
 
Alla prossima!
Sabrina.

 
 

lunedì 3 novembre 2014

Potage di patate e zucchine

 
Purtroppo tutti ci siamo accorti che, dopo una pazza estate e uno splendido e caldo ottobre, l'inverno, forse in anticipo, ha fatto la sua entrata trionfale.

A me un po' dispiace, soprattutto per la pigrizia che mi prende all'arrivo del freddo...capiamoci: al tacco 12 che uso in ufficio, preferirei una felpona, una tazza di tè fumante tra le mani e un plaid di pile a mo' di mantello.

Va beh, esagerazioni a parte, il freddo rende questo il periodo perfetto per loro: zuppe, passati, potage la fanno, infatti, da padroni sulla mia tavola.
E questa è una delle mie preferite: leggera ma, allo stesso tempo, gustosa e corroborante.
 
 
INGREDIENTI:
 
600 g. di zucchine
200 g. di patate
1/2 cipolla
600 ml. di acqua
sale
pepe
olio evo
 
PREPARAZIONE:
 
Lavate le verdure, pelate le patate e tagliate tutto in grossi cubotti.
 
Affettate la cipolla e fatela soffriggere leggermente nell'olio.
 
Aggiungete le verdure, fate insaporire un paio di minuti poi salate, pepate e coprite con l'acqua.
 
Portate a cottura, occorrerà una mezzora scarsa.
 
Frullate con un mixer ad immersione e servite ben caldo.
 
Per renderla ancora più saporita, provate ad aggiungere ad ogni piatto una noce di formaggio cremoso.