venerdì 13 giugno 2014

La Torta Mantovana di Prato di Pellegrino Artusi

 
 
Chi mi segue da un po' avrà senza dubbio capito che quel che mi appassiona di più del cucinare e dell'avventura del foodblog è allargare le mie conoscenze gastronomiche e renderne partecipi gli altri.
  
Perché sapere che quello che stai assaporando ha dietro di sé una storia, un autore, una tradizione...beh, credo che renda il tutto più bello e...quasi magico.
 
La torta che vi presento oggi, a dispetto del nome, è un dolce tipico pratese.
Pare che nel 1875, due suore mantovane in pellegrinaggio verso Roma furono ospitate dal noto pasticciere di Prato, Antonio Mattei, al quale fecero dono della ricetta per ringraziarlo della sua generosità.
  
La ricetta, poi, venne codificata dal grande Pellegrino Artusi, scrittore, gastronomo, critico letterario e toscano d'adozione, ricordato soprattutto per la sua opera "La scienza in cucina e l'arte di mangiare bene", una sorta di manuale di cucina a cui l'autore applicò il metodo positivista: ogni ricetta, infatti, è, come diremmo oggi, "scientificamente provata".
 


Vi riporto la ricetta originale, scritta di pugno dall'Artusi e trovata qui

 INGREDIENTI:

farina, grammi 170
zucchero, grammi 170
burro, grammi 150
mandorle e pinoli, grammi 50 (io 100)
uova intere, n. 1
rossi d'uovo, n. 4
odore di scorza di limone

PREPARAZIONE:

L'Artusi così scriveva:

"Si lavorano prima per bene col mestolo, entro una catinella, le uova collo zucchero; poi vi si versa a poco per volta la farina, lavorandola ancora, e per ultimo il burro liquefatto a bagno-maria.
Si mette il composto in una teglia di rame unta col burro e spolverizzata di zucchero a velo e farina o di pangrattato e si rifiorisce al disopra con le mandorle e i pinoli.
I pinoli tagliateli in due pel traverso e le mandorle, dopo averle sbucciate coll'acqua calda e spaccate per il lungo, tagliatele di traverso, facendone d'ogni metà quattro o cinque pezzetti.
Badate che questa torta non riesca più grossa di un dito e mezzo o due al più onde abbia modo di rasciugarsi bene nel forno, che va tenuto a moderato calore.
Spolverizzatela di zucchero a velo e servitela diaccia, che sarà molto aggradita".

Eccovi la "versione moderna":

Imburrate una teglia da 24 cm. di diametro e, con una mandolina o coltello, spezzettate grossolanamente mandorle e pinoli.

Grattugiate la scorza di un limone e preriscaldate il forno a 180°, modalità statica.

Lavorate in una terrina i tuorli, l'uovo intero e lo zucchero aiutandovi con le fruste elettriche.

Intanto fate fondere il burro e fatelo raffreddare.

Al composto di uova e zucchero aggiungete la farina setacciata, la scorza di limone e il burro.

Versate nella tortiera, completate con la frutta secca in superficie e infornate per 30 minuti (a me, in realtà, son serviti solo 15').

Spolverizzate con zucchero a velo.

Otterrete una dolce superbo, semplice ma direi quasi elegante.



 
Con questa ricetta partecipo al contest Buffet de Il gatto ghiotto in collaborazione con Terre Ducali - Parma
 
 
 
e al giveaway "Purchè sia dolce" di Dolci per passione...salati  per amore
 
 


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